A proposito delle sparate del Sindaco di Arcidano!
Sembrerebbe che il signor Cera non abbia ancora imparato le buone maniere, dote che ogni cittadino ragionevole e tanto più, un sindaco della repubblica dovrebbe coltivare.
Sorvolo sulla frequenza della scuola dell’obbligo, rispetto alla quale esistono delle precise procedure a tutela dei diritti dell’infanzia tra cui quello all’istruzione scolastica.
Non si può invece tacere sulla parte riguardante l’iscrizione alla Scuola dell’Infanzia, tanto è stupefacente.
Egli stesso si contraddice quando, nella lettera aperta pubblicata da “linkoristano”, prima ammette che quella frequenza “non è obbligatoria” e poi conclude che la mancata iscrizione dei bambini a quella scuola “non verrà tollerata”.
Se non fosse ridicolo ci sarebbe da preoccuparsi.
O forse ci troviamo di fronte ad un Sindaco-imperatore convinto che quel che dice è legge e che per ottenerlo è disposto a passare dalla minaccia ai fatti?
Possiamo pensare che il suo desiderio di trasformare una facoltà in obbligo, sia in questo caso motivata da una voglia di integrazione forzata (leggi omologazione) o da altre ragioni che abbiamo difficoltà a decifrare.
E allora ci si domanda: quali fatti può compiere per costringere i genitori che non lo desiderano ad iscrivere comunque i loro bimbi ad una scuola facoltativa?
NESSUNO!
Sappiamo che in qualsiasi corso elementare per educatori si insegna che alcun piano di inserimento sociale ha possibilità di successo se è basato sull’imposizione e non sulla condivisione.
Sappiamo che la condivisione si ottiene con l’ascolto e la considerazione di tutti i problemi connessi mediante una interlocuzione rispettosa della persona e non basato sulla forza e sul potere.
Noi conosciamo già la prepotenza del sindaco Cera.
Vi ricordate quando aveva promesso che avrebbe impedito che una ragazza agli arresti domiciliari dimorasse nella casa del suo compagno, in Arcidano?
Vi ricordate quando aveva minacciato sfracelli ed allontanamento di persone dal campo rom perchè, a suo dire, non rientravano nelle previsioni del regolamento?
Ebbene la ragazza è rimasta ed è ancora nella sua casa perchè ne aveva il diritto e nessuno ha lasciato il Campo, salvo quelli che hanno trovato una diversa sistemazione.
Oggi il signor Cera insiste con lo stesso immutato stile.
Bisognerebbe consigliargli maggiore prudenza nell’usare la lingua e sopratutto la penna che, si sa, lascia tracce più vistose.
Antonello Pabis presidente Associazione Sarda Contro l’Emarginazione
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