La Turchia sta mettendo sotto assedio le città kurde, sta UCCIDENDO uomini, donne e bambini compiendo un vero e proprio GENOCIDIO. Il presidente turco Erdogan ha invaso la Siria per attaccare i kurdi – che hanno difeso e liberato KOBANE dall’ISIS – con la protezione, e quindi la complicità, di NATO, Stati Uniti, Unione Europea e dello stesso governo italiano. Quindi anche della Sardegna.
NOI SARDI NON VOGLIAMO ESSERE COMPLICI DI QUELLE STRAGI!NOI SARDI NON VOGLIAMO CHE LA NOSTRA ISOLA SIA LA BASE LOGISTICA DEGLI ASSASSINI E DI QUELLI CHE LI ARMANO CON LA COMPLICITA’ DEL GOVERNO NAZIONALE E REGIONALE.
Noi sardi chiediamo:
- che si fermino le armi;
- che si costringa la Turchia a cessare il genocidio del popolo kurdo
- che siano liberati OCALAN e tutti i prigionieri politici;
- che si tolga il tolga il PKK dalla liste terroristiche
NON RESTIAMO A GURDARE!!!
Giovedì 25:
Conferenza stampa h 10:30 davanti al Consiglio Regionale.
Promosso da:
A.S.C.E. (Associazione Sarda Contro l’Emarginazione); Cagliari Social Forum; USB Sardegna; COBAS Sardegna; Scida; Sardegna Palestina; circolo Chavez; il Manifesto sardo
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per info retekurdistansardegna@gmail.com
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