A.S.C.E.

Associazione Sarda Contro l'Emarginazione

Black Lives Matter nello Stato italiano: per “contestualizzare”

Pubblichiamo un contributo di OsservaMedia Sardegna sulla rilevanza, nel nostro contesto politico e istituzionale, delle questioni sollevate dal movimento Black Lives Matter. Il contributo è leggibile o scaricabile in pdf a questo link: https://www.asceonlus.org/wp-content/uploads/2020/07/Black-Lives-Matter-nello-Stato-italiano-per-contestualizzare.pdf

Usiamo nel titolo il virgolettato “contestualizzare”, perché in queste settimane questo verbo è stato utilizzato, nei giornali italiani, come passepartout per strategie di distanziamento storico-geografico e sterilizzazione del dibattito pubblico, ancora prima che questo si sviluppasse. Le tematiche sollevate dal movimento Black Lives Matter negli Stati Uniti, violenza poliziesca e segregazione razziale, sono infatti tematiche di estrema attualità anche nello Stato italiano, sebbene sui media italiani questo fatto tenda a non esistere.

In queste settimane, il riflesso mediatico di quanto avveniva negli USA ha messo questi argomenti, per un breve momento, in cima all’agenda mediatica, consentendo una timida rivitalizzazione dei movimenti di piazza antirazzisti in Italia, così come in Sardegna. Nonostante l’importanza del modello statunitense per le politiche di “sicurezza” italiane degli ultimi 30 anni, molto meno si è parlato della questione della violenza poliziesca e dei dispositivi securitari che la normalizzano. Un tema che invece noi riteniamo fondamentale.

Riteniamo altrettanto fondamentale un reale processo di contestualizzazione e ricostruzione della memoria storica, che ci consenta di andare oltre la dittatura dell’attualità, e l’eterno reiterarsi di posizioni opportuniste e ipocrite che questa consente. Per questo abbiamo messo diversi riferimenti bibliografici in nota, partendo dall’assunto che molti fatti importanti per la nostra memoria storica stiano cadendo nel dimenticatoio.

Parlando di memoria storica, la pubblicazione di questo articolo cade in occasione delle ricorrenze del sessantennale dei massacri del luglio 1960, quando la polizia italiana assalì le manifestazioni antifasciste contro il governo Tambroni (sostenuto dal neofascista MSI), partite da Genova e diffuse in tutto il territorio italiano, sparando e uccidendo a Reggio Emilia, a Licata, a Palermo, a Catania. Morirono Vincenzo Napoli, Afro Tondelli, Lauro Farioli, Marino Serri, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Francesco Vella, Giuseppe Malleo, Andrea Gangitano, Rosa La Barbera, Salvatore Novembre. Gli assassini non sono mai stati perseguiti. Dedichiamo lo scritto alla memoria di queste persone.


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