
Autodifesa digitale, hacking del sé, gamification: due incontri con il collettivo Ippolita
Il 6 e 7 marzo OsservaMedia Sardegna organizza due incontri con il collettivo Ippolita. Ippolita è un gruppo di ricerca indipendente e interdisciplinare che da ormai 15 anni rappresenta una delle voci più originali nel campo del discorso sulle tecnologie digitali e nella riflessione sui loro effetti sociali, in Italia e non solo, attraverso la pubblicazione di numerosi libri importanti, diffusi trasversalmente dalla comunità hacker alle università, e una incessante opera di diffusione e costruzione di reti e spazi di discussione, che attraversa gli spazi di intersezione tra cultura hacker, controcultura, femminismo, sapere informatico e saperi umanistici.
L’invito nasce dalla constatazione di quanto poco sia sviluppata la riflessione sull’uso dei media digitali da parte delle realtà di movimento e della società civile sarda, e di quanto invece sia urgente recuperare teorie e pratiche volte a un uso consapevole e il più possibile autonomo di questi mezzi. L’analisi di Ippolita verte infatti in maniera particolare sui meccanismi di delega cognitiva e dell’organizzazione collettiva che sono inscritti nelle piattaforme digitali commerciali, sull’ideologia tecnocratica e anarco-capitalista che informa alla radice queste stesse piattaforme, e sulle possibilità di liberazione individuale e collettiva che si possono sviluppare in un rapporto con la tecnologia consapevole ed orientato eticamente e politicamente.
Con questi due incontri intendiamo iniziare un percorso di studio e confronto collettivo sul nostro rapporto con i media digitali, sugli effetti che questi esercitano nei nostri contesti di vita, sui limiti e le potenzialità che racchiudono per la nostra azione di cambiamento politico, sociale e personale. Un percorso che non sarà breve, e che speriamo possa essere condiviso in maniera ampia e trasversale, come è nella natura di Asce. Sotto questo aspetti siamo ben felici che altri, in parallelo a noi, si siano già messi in movimento.
“Autodifesa digitale e hacking del sé: oltre l’industrializzazione delle soggettività”, un incontro con il collettivo Ippolita
6 marzo, h: 18.00, Spazio Antifascista, Nuoro, vico Barisone 4.
Saper ragionare in maniera critica, ponderare e valutare prima di agire è più importante di saper smanettare. Nessuno, o quasi, ha ricevuto una formazione specifica su social, smartphone e via dicendo, tutti possono diventare abili a usare questi strumenti: bisogna però capire cosa fare di queste abilità e come vogliamo acquisirle. Vogliamo seguire le procedure delle interfacce scritte per noi in maniera da farci reagire a stimoli prefabbricati? Questa è la via dell’automatizzazione, della gamificazione, della delega totale alle macchine, della tecnocrazia. Vogliamo davvero vivere in un mondo in cui le “nuove tecnologie” ci offrono la possibilità di non dover scegliere nulla, perché scelgono loro al posto nostro liberandoci dal fardello della scelta? Oppure vogliamo costruire relazioni basate sulla curiosità e il piacere di scoprire insieme alle macchine e ai dispositivi? Questa è la via dell’autodifesa digitale e della pedagogia hacker. Non siamo obbligati ad arrenderci al “progresso” deciso dalle megamacchine, non è inevitabile, dipende da noi.
“Gamification: protocolli per l’industrializzazione delle soggettività”, laboratorio per 30 partecipanti a cura del collettivo Ippolita, 7 marzo, h.16, Centro socio-culturale Asce, Selargius, s.s. 387, Km 8.
Nel corso del workshop verrà proposta una decostruzione
critica delle interfacce web commerciali, facendo emergere gli
elementi compositivi legati alla gamificazione dell’esperienza
dell’utente. Inoltre verrà messa a fuoco la relazione che
mente e cervello instaurano con i dispositivi digitali, ponendo
l’attenzione sui vari meccanismi di delega che questi comportano
sotto il profilo cognitivo.
Il workshop verrà suddiviso secondo
la seguente tripartizione:
• Accenni di Gamification
Introdurre gli
elementi compositivi dell’interfaccia gamificata: competitività,
classifiche, livelli, ricompensa/meccanismo premiale, accumulo.
• Gamification nelle piattaforme web commerciali
Analisi
e confronto critico di social, smartphone, ecc. con le interfacce dei
giochi presentati in video.
• Riconoscere e scardinare gli automatismi: hacking del sé. Comprensione dei meccanismi di delega agli strumenti tecnologici, dalla memoria ai bisogni relazionali.
Il laboratorio è per un massimo di 30 partecipanti, chiediamo una offerta di iscrizione consigliata di 10 euro per coprire le spese. Considerando i posti limitati chiediamo di non bloccare un posto se non si è certi di venire, altrimenti si rischierebbe di togliere il posto a un’altra persona interessata. Non ci sono limiti alla partecipazione, ma cercheremo di dare priorità a chi è impegnato in attività sociali dentro movimenti di base e associazioni.
La durata del workshop sarà di 3 ore, dalle 16 alle 19.
Per informazioni e iscrizioni, scrivete a osservamedia@asceonlus.org
