Di Salvatore Drago
Il reato (disastro ambientale) è prescritto. La giustizia è arrivata fuori tempo massimo stavolta. Anche stavolta! Il Parlamento, quello stesso che adesso si agita, non ha trovato tempo per legiferare in proposito. Un paio di migliaia di morti sono lì e non aspettano i tempi della giustizia. Sono morti! Morti di lavoro, ma anche di inquinamento, quello stesso lavoro e quello stesso inquinamento che hanno arricchito il portafogli dei soliti sciacalli, di quelli che avevano gridato allo scandalo per una sentenza di primo e secondo grado, quegli stessi che chiedono ed ottengono lo sblocca Italia, un provvedimento che prelude ad altri disastri simili.
E potremmo dire, ripetere, cantare con De Andrè che “se anche se sarete assolti….” E servirebbe a nulla se non ci rendessimo conto che la sentenza non è frutto del caso, e nemmeno della “malagiustizia” e non piuttosto che è intrinseca, organica al sistema, questo sistema, e che fino a che esso non verrà radicalmente modificato vuol dire che dovremo continuare a subire sentenze come queste. Oggi: Monfalcone, domani Taranto e dopo?
SI SCRIVE PRESCRIZIONE SI LEGGE ASSOLUZIONE!
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