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Un giorno di ordinaria transfobia sui media sardi
Ieri su tutti i giornali sardi online è stata pubblicata un articolo nel quale si raccontava, con toni tra il ridanciano e il linguaggio poliziesco, di come una prostituta transgender sudamericana sia stata denunciata da un cliente, perché l’avrebbe costretta a pagare una prestazione pattuita ma non effettuata. L’articolo si caratterizza chiaramente per l’atteggiamento discriminatorio e disumanizzante tenuto nei confronti della persona transgender, in una cronaca caratterizzata per la estrema parzialità della fonte. L’unico punto di vista, è quello del cliente accusatore. Il meccanismo di ridicolizzazione, criminalizzazione e degradamento della persona transgender è lo stesso che avevamo già avuto modo di descrivere poco più di un anno fa, parlando di…
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Il gioco dei tre colori. Gamificazione e pensiero magico nel governo dell’epidemia.
Sommario:1. Introduzione: il Gioco dei tre colori2. Pensiero magico: la correlazione arbitraria tra “rispetto delle regole” e andamento dell’epidemia3. La gamificazione come meccanismo di governo dell’epidemia4. Conclusione: un gioco che è soprattutto un passatempo (in apertura: Orange, Red, Yellow di Mark Rothko, 1961) 1. Introduzione: il Gioco dei tre colori Dal 3 novembre la narrazione dello spettacolo dell’emergenza Covid-19 si è arricchita di un elemento ludico-agonistico, che ha assunto centralità nella narrazione mediatica della pandemia: con la puntualità di un programma televisivo di successo, ogni venerdì arriva il momento in cui si dischiudono vincitori e perdenti al Gioco dei tre colori, quel peculiare format nel quale si è deciso di…
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Tra mitologia aristocratica ed encomio di corte. Riflessioni sulla rappresentazione mediatica del governo Draghi
In tanti stiamo avendo modo di notare ed irridere i toni entusiastici completamente fuori dalle righe che sui media italiani stanno accompagnando, pressoché senza eccezioni, la proclamazione di Mario Draghi a Presidente del Consiglio. Il discorso pubblico italiano è percorso da un’onda di eccitazione generale, mentre la figura di Mario Draghi è circondata da un’aureola di narrazioni apologetiche, con i tratti dell’agiografia e dell’epica eroica, in una mobilitazione di tutte le possibili tecniche di adulazione disponibili nell’armamentario della letteratura cortigiana. Munito della cornucopia magica del recovery fund, Mario Draghi viene rappresentato come un eroe predestinato, con il potere magico di garantire la futura prosperità economica degli italiani. Uno spettacolo imbarazzante,…
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Il “Giorno del ricordo” è una ricorrenza negazionista, aboliamola una volta per tutte
Anche quest’anno, come ogni anno dal 2005, si è celebrata in tutta Italia la ricorrenza istituzionale del cosiddetto “Giorno del ricordo”, celebrato, secondo la legge istitutiva “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Come ogni anno, la forza del discorso apodittico delle istituzioni legittima una narrazione storica mistificante, quando non palesemente falsificatrice, tutta tesa a costruire un quadro vittimistico e neonazionalista della “vicenda del confine orientale”, la cui complessità viene oltremodo banalizzata. Attraverso l’istituzione di una ricorrenza civile,…
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Spettacolo dell’emergenza e catastrofe sanitaria: un anno di narrazione mediatica del Covid-19 (un’introduzione)
È passato un anno dalla proclamazione dello stato di emergenza da parte del defunto governo Conte bis, il 31 gennaio del 2020, in risposta alla proclamazione di emergenza internazionale di salute pubblica da parte dell’OMS, e alla registrazione dei due primi casi di Covid-19 in Italia. A rileggere il dibattito pubblico di quel momento, si nota già il mettersi in moto del pendolo mediatico tra isterica istigazione al panico e reticente rassicurazione collettiva, che ha contraddistinto tutta la narrazione dell’emergenza sanitaria. La natura retorica, virtuale, contraddittoria del discorso pubblico emergenziale, è già evidente: nell’allarmismo sensazionalistico dei mass media principali, come nella performatività rassicurante di un governo che si esprime attraverso…
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Un bizzarro errore giornalistico, e il senso del Giorno della memoria
Oggi a pagina 8, l’Unione Sarda ci mostra un esempio clamoroso dei non sensi che produce quotidianamente la confusione tra brevità e trascuratezza nel lavoro giornalistico, e in particolare nella strutturazione dei titoli. Nel dare notizia della celebrazione della Giornata della memoria di ieri, ci viene infatti proposto questo occhiello decisamente infelice: “L’Olocausto degli ebrei è stato celebrato ieri in tutto il mondo”. Letteralmente, questa frase significa che ieri si è compiuto in tutto il mondo un rito sacrificale di ebrei, la locuzione “celebrare un olocausto” ha questo preciso significato, e questo occhiello assume un senso macabro e assurdo.Il riferimento per antonomasia allo sterminio nazista degli ebrei (l’olocausto con la…
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Superficialità e criminalizzazione: la quotidiana normalità dell’antiziganismo
Ieri, 2 ottobre 2020, su La Nuova Sardegna sono usciti due articoli di cronaca locale riguardanti fatti inerenti la comunità rom sarda. Ambedue, in modi diversi, testimoniano del normale occhio razzista con cui si continua a dare conto delle vicende di questa comunità. Il primo articolo, uscito in cronaca di Sassari, è importante, più che per quanto viene riportato, per quanto nei giorni scorsi NON è stato riportato dal giornale. A dare segno della discriminazione normale cui è soggetto il popolo rom, è il criterio di notiziabilità con cui la redazione sassarese decide quali notizie sono degne di essere riportate. Pochi giorni fa, infatti, abbiamo fatto uscire un comunicato che…
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Retorica del decoro e pratica dell’esclusione. Tre incontri con Wolf Bukowski.
Dal 5 al 9 ottobre OsservaMedia Sardegna organizza un ciclo di presentazioni del libro “La buona educazione degli oppressi. Piccola storia del decoro”, uscito per le edizioni Alegre, con l’autore Wolf Bukowski. Il 5 ottobre, alle ore 18:30 saremo a Nuoro, a Sa Bena, via San Martino 17. Il 7 ottobre, alle ore 18:00, a Sassari, in piazza Santa Caterina. Il 9 ottobre, alle 18:00, a Selargius, presso il Centro ASCE di via Istria 134. Gli incontri si svolgeranno in modo da rispettare le misure di sicurezza contro la propagazione del Covid-19. “È in corso da anni una guerra, combattuta tra le strade delle città, contro poveri, migranti, movimenti di…
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Manuale giornalistico di violazione della deontologia professionale: le “inchieste” di Mauro Pili sulle rotte migratorie dall’Algeria
Pubblichiamo un dossier di analisi di 3 articoli di”inchiesta” pubblicati dall’Unione Sarda a firma di Mauro Pili, il 2 e 4 agosto, e il 23 settembre Il dossier può essere letto e scaricato a questo link: https://www.asceonlus.org/wp-content/uploads/2020/09/Manuale-di-violazione-della-deontologia-professionale.pdf Riteniamo la pubblicazione di questi articoli di Mauro Pili, per la quantità contenuta di bugie, omissioni, imprecisioni, confusioni, trucchi retorici, mistificazioni, contenuti diffamatori e disumanizzanti verso la popolazione algerina, un fatto di gravità inaudita. Riteniamo che le violazioni deontologiche del Testo Unico dei Doveri del Giornalista ivi contenute giustifichino pienamente l’apertura di un’istruttoria contro l’autore e contro il giornale che li ha pubblicati. Attraverso un’analisi degli articoli, scritti talmente grossolanamente da non richiedere…
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Fermiamo la campagna d’odio contro i migranti rinchiusi a Monastir!
In questi ultimi mesi, sui media locali, così come negli organi istituzionali della Regione Sardegna, è stata lanciata una asfissiante campagna stampa, dal sottotesto incontestabilmente razzista, tesa ad alimentare la tensione intorno agli sbarchi degli algerini nel Sud Sardegna, statuendo il nesso algerini Covid-19. Questa campagna è stata messa in piedi nel chiaro tentativo di usare gli algerini come capro espiatorio per tutte le tensioni irrisolte determinate dalla pandemia, deviandole dal contesto dell’intoccabile economia turistica e dei trasporti, prima che, come era ovvio che fosse, questa dimostrasse la sua ben maggiore pericolosità. Questa campagna ha avuto un effetto fortemente destabilizzante nel paese di Monastir, alimentando un clima di tensione sempre…