A.S.C.E.

Associazione Sarda Contro l’Emarginazione

Caro Salvatore Usala,
la vostra battaglia non rappresenta solo i malati ma tutti coloro che risultano privati dei bisogni essenziali ed, essendo lotta non solo di umanità ma di civiltà, riguarda tutta la società in cui viviamo.
Oltre a questo, ti comunico che oggi abbiamo una ragione in più per stare al vostro fianco.
Il 10 dicembre, quanto si svolgeva il vostro sit-in, davanti all’Assessorato alla Sanità, noi tenevamo una Conferenza stampa per denunciare la speculazione vigente sui fondi stanziati per il contrasto delle povertà estreme e quindi per i più bisognosi.
Siamo infatti ben consapevoli che nell’attuale sistema si specula anche sui fondi da destinare ai diritti più elementari, dalla casa al lavoro, dalla scuola alla salute dei cittadini.
Nello stesso tempo chiedemmo all’Assessore Erriu di essere ricevuti per prospettargli la possibilità di una spesa più accorta e meno onerosa nonché possibili interventi nel campo del disagio sociale
Ebbene, nonostante la formale richiesta di incontro e alcune telefonate, ad oggi abbiamo atteso inutilmente di essere ricevuti.
Ne abbiamo preso atto con amarezza: per essere ascoltati non basta una richiesta di incontro e forse nemmeno l’incontro formale ma, occorre altro.
Temiamo che non serva nemmeno lo sciopero della fame o l’estremo sacrificio del distacco dei respiratori.
Noi dobbiamo resistere ed insistere, trovando i modi per inchiodare questo sistema politico e amministrativo alle sue responsabilità.
Con profonda stima e  affetto
Selargius, 16 febbraio 2015 Antonello Pabis

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