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Distanziamento sociale e socialità digitale/ parte 1: soluzionismo tecnologico e diritti civili
Pubblichiamo la prima parte di un ragionamento più ampio che stavamo impostando in questi giorni sul rapporto tra distanziamento sociale ed uso dei media digitali: cliccate qui per leggere il documento in pdf. Abbiamo deciso di anticipare l’uscita di questa prima parte dello scritto perché, per una volta, ci sembra importante stare sul pezzo del dibattito pubblico. Questa mattina, La Nuova Sardegna, ha infatti pubblicato una pagina intera per propagandare l’obbligatorietà del tracciamento digitale della popolazione sarda, attraverso i telefonini, come strumento di uscita dalla chiusura totale decretata dal governo l’8 marzo scorso. Abbiamo scritto diverse pagine su questo tema, e riteniamo sia importante diffondere subito alcune informazioni base che…
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Reagire al panico da infodemia, considerazioni intermedie su media e Covid-19
Pubblichiamo un primo documento dell’osservatorio Osservamedia Sardegna sulla narrazione mediatica dell’emergenza Covid-19, consultabile e scaricabile qui: Reagire al panico da infodemia, considerazioni intermedie su media e Covid-19. “Da quando questo osservatorio si è costituito, cerchiamo di mantenere un occhio sulla realtà che sia distaccato dal flusso istantaneo ed incessante dell’informazione che siamo chiamati ad osservare.Rifuggiamo, per metodo, dall’intervento costante e continuo sui quotidiani errori e abusi che avvengono nell’informazione pubblica, perché altrimenti il nostro lavoro sarebbe continuamente assorbito nel collezionismo di reperti giornalistici, risultando schiacciato sull’attualità, in un flusso concettuale piatto e superficiale fatto di continue ripetizioni degli stessi contenuti informativi, senza una loro elaborazione: ciò che è esattamente uno…
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Le operazioni antiterrorismo e il dovere di rettifica delle notizie
Era stata un’operazione spettacolare, quella con cui i Nocs avevano arrestato Amin Ahmad Alhaj, profugo palestinese di origine saudita, a Macomer: decine di uomini e mezzi mobilitati, la cittadina bloccata, come se si dovesse prendere un uomo armato, pericoloso e pronto a tutto. L’accusa, d’altronde, era quella di stare preparando un attentato all’acquedotto della cittadina del Marghine, con lo scopo di “mostrare che nessun luogo può ritenersi al sicuro”, nemmeno nella provincia profonda della Sardegna interna. I media locali, ovviamente, avevano rilanciato la notizia con grande enfasi, riportando tutti i particolari possibili offerti dagli inquirenti, mettendo il caso in primo piano per alcuni giorni, con tanto di commenti allarmati e…
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Autodifesa digitale, hacking del sé, gamification: due incontri con il collettivo Ippolita
Il 6 e 7 marzo OsservaMedia Sardegna organizza due incontri con il collettivo Ippolita. Ippolita è un gruppo di ricerca indipendente e interdisciplinare che da ormai 15 anni rappresenta una delle voci più originali nel campo del discorso sulle tecnologie digitali e nella riflessione sui loro effetti sociali, in Italia e non solo, attraverso la pubblicazione di numerosi libri importanti, diffusi trasversalmente dalla comunità hacker alle università, e una incessante opera di diffusione e costruzione di reti e spazi di discussione, che attraversa gli spazi di intersezione tra cultura hacker, controcultura, femminismo, sapere informatico e saperi umanistici. L’invito nasce dalla constatazione di quanto poco sia sviluppata la riflessione sull’uso dei…
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La transfobia de La Nuova Sardegna
Venerdì 27 dicembre, nella pagina di Alghero de La Nuova Sardegna, è stato diffuso un ampio articolo dal titolo “Sassari, vigilia da far west: rissa con i trans in viale Predda Niedda”. L’articolo si caratterizza chiaramente per l’atteggiamento discriminatorio e disumanizzante tenuto nei confronti delle persone transessuali, in una cronaca d’altra parte caratterizzata per la contraddittorietà e la parzialità delle fonti apparentemente utilizzate, nonostante i diversi giorni passati dal fatto narrato avrebbero consentito una indagine certamente più approfondita del fatto (sempre che non sia stato inventato di sana pianta). La notizia, in sé, è quella di due persone che, dopo averne picchiate altre tre nel corso di una rissa per…
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La dura lezione dello Stato sul caso Cucchi e i “baciamano riparatori”
Nel dare la notizia della condanna in primo grado di due carabinieri a 12 anni per l’omicidio preterintenzionale di Stefano Cucchi, la gran parte dei giornali e dei telegiornali ha enfatizzato in maniera esagerata l’episodio del carabiniere che si è avvicinato a Ilaria Cucchi e le ha baciato la mano. Nella lettura di questi giornali, attraverso questo semplice gesto, si sigilla la pace tra la famiglia e l’arma dei Carabinieri, e si sancisce di fatto la chiusura della vicenda. L’arma si distanzia dai suoi componenti macchiatisi di assassinio e, anche attraverso questa immagine, ribadisce la sempiterna retorica delle “mele marce”, l’eccezionalità dell’abuso nell’operato delle forze dell’ordine. Tutti felici e contenti,…
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Ancora sui fatti di Bolotana: in risposta all’articolo di Cronache Nuoresi
Abbiamo letto come Cronache Nuoresi ha riportato il comunicato di Asce dell’8 ottobre. Riteniamo che le interpretazioni date siano poco aderenti ai contenuti del comunicato e, soprattutto, alla realtà dei fatti, rispetto ai quali basterebbe documentarsi. Nel nostro comunicato non abbiamo mai accusato la comunità di Bolotana di razzismo, non più di quanto abbiamo accusato noi stessi. Abbiamo sottolineato però come gli eventi citati fossero sintomo di un razzismo latente che non può essere negato o mistificato, addirittura ponendosi come vittime incolpevoli e inconsapevoli, secondo una strategia appartenente a un malcostume che deve cessare. Le reazioni piccate e la negazione non risolvono i problemi di convivenza creati da pregiudizi, stereotipi…
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1° Report OsservaMedia Sardegna
Dopo la presentazione del 23 maggio a Sassari, incentrata sul caso studio dell “allarme sicurezza” de La Nuova sul centro di Sassari, e la presentazione del 4 luglio a Cagliari, incentrata su una discussione generale sul senso e le prospettive dell’Osservatorio, rendiamo disponibile il 1° Report di OsservaMedia Sardegna. Si tratta di un lavoro ancora preliminare, per quella che vuole essere un’attività ampia di critica e costruzione di consapevolezza collettiva sul funzionamento e il ruolo dei media nella nostra società, a partire dal punto di vista di chi – individui, collettivi e associazioni – vuole cambiare questa società. Il Report è diviso in cinque parti: il manifesto di intenti, una…
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Se nella stampa si ignora il diritto alla difesa. Alcune riflessioni da un caso di cronaca.
Il caso Il 21 novembre scorso la Polizia di Cagliari dava notizia, con una conferenza stampa, di un’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (nominata “Calypso Nest”), che aveva condotto all’arresto di 21 persone, perlopiù cittadini nigeriani, con l’accusa di essere parte della Supreme Eiye Confraternity, uno dei principali sodalizi della mafia nigeriana. La notizia è stata ripresa con molta enfasi da tutta la stampa regionale, cartacea, digitale, televisiva, ed ha trovato spazio anche nelle principali testate nazionali. Nella conferenza stampa la Polizia forniva ampi particolari sull’inchiesta che aveva condotto agli arresti, fornendo anche filmati con intercettazioni ambientali tesi a mostrare i metodi criminali del gruppo posto sotto accusa. La stampa…
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Presentazione del 1° Report di OsservaMedia Sardegna
Giovedì 4 luglio, dalle ore 18:30, presso il Circolo Me-Ti di via Mandrolisai 60, a Cagliari, OsservaMedia Sardegna presenterà il suo 1°Report sull’informazione locale sarda. Interverrà Francesco Bachis, antropologo dell’Università degli Studi di Cagliari, seguirà dibattito. Dopo la presentazione del 23 maggio a Sassari del caso studio “Media, discriminazione e diritto alla città”, OsservaMedia Sardegna organizza un incontro a Cagliari per presentare il suo primo report sull’informazione locale sarda, discutere in maniera aperta del ruolo dell’informazione mediatica nella costruzione dell’immagine della società e della città, a partire da alcuni esempi tratti dalla stampa locale, e accogliere spunti critici e proposte per le future attività dell’Osservatorio.Il lavoro di questi mesi è…