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Liberiamoci dall’emergenza con la solidarietà
A più di un mese dalla proclamazione ufficiale di tutto il territorio dello Stato italiano come “zona di protezione”, superata in buona parte la sorpresa causata dall’accelerazione dell’emergenza sanitaria, e la confusione causata dalle misure emergenziale prese da Stato, Regione e Comuni, riteniamo sia importante fare il punto della situazione e stabilire alcune coordinate precise per la nostra azione di volontarie e volontari: COSA PENSIAMO: PAURA VS CONOSCENZA, CONSAPEVOLEZZA, AUTODETERMINAZIONE.In questo momento più che mai, riteniamo dannosa una comunicazione fondata sulla sollecitazione delle paure altrui, che spesso sfocia in cacce all’untore (utili a spostare l’attenzione dalle vere responsabilità di questa crisi), già fin troppo stimolate dalla situazione e dalla comunicazione…
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Distanziamento sociale e socialità digitale/ parte 1: soluzionismo tecnologico e diritti civili
Pubblichiamo la prima parte di un ragionamento più ampio che stavamo impostando in questi giorni sul rapporto tra distanziamento sociale ed uso dei media digitali: cliccate qui per leggere il documento in pdf. Abbiamo deciso di anticipare l’uscita di questa prima parte dello scritto perché, per una volta, ci sembra importante stare sul pezzo del dibattito pubblico. Questa mattina, La Nuova Sardegna, ha infatti pubblicato una pagina intera per propagandare l’obbligatorietà del tracciamento digitale della popolazione sarda, attraverso i telefonini, come strumento di uscita dalla chiusura totale decretata dal governo l’8 marzo scorso. Abbiamo scritto diverse pagine su questo tema, e riteniamo sia importante diffondere subito alcune informazioni base che…
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Reagire al panico da infodemia, considerazioni intermedie su media e Covid-19
Pubblichiamo un primo documento dell’osservatorio Osservamedia Sardegna sulla narrazione mediatica dell’emergenza Covid-19, consultabile e scaricabile qui: Reagire al panico da infodemia, considerazioni intermedie su media e Covid-19. “Da quando questo osservatorio si è costituito, cerchiamo di mantenere un occhio sulla realtà che sia distaccato dal flusso istantaneo ed incessante dell’informazione che siamo chiamati ad osservare.Rifuggiamo, per metodo, dall’intervento costante e continuo sui quotidiani errori e abusi che avvengono nell’informazione pubblica, perché altrimenti il nostro lavoro sarebbe continuamente assorbito nel collezionismo di reperti giornalistici, risultando schiacciato sull’attualità, in un flusso concettuale piatto e superficiale fatto di continue ripetizioni degli stessi contenuti informativi, senza una loro elaborazione: ciò che è esattamente uno…
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Stato di emergenza ed emarginazione di Stato. La posizione di Asce nell’emergenza Covid-19
In queste ultime settimane tutte e tutti noi siamo alle prese con le conseguenze sanitarie e sociali dell’emergenza coronavirus. Come volontar* e attivist* ci rendiamo conto di avere delle responsabilità. Abbiamo il dovere di pensare più col cuore e col cervello che con la pancia, abbiamo il dovere di tenere i nervi saldi, alta l’attenzione e fine lo spirito critico, anche di fronte alla realtà che l’emergenza del Covid-19 rappresenta, anche di fronte all’impressione di impotenza che il mettersi in moto di un fenomeno di questa portata può generare in tutti noi. Dobbiamo essere ben coscienti che l’emergenza, di per sè, non giustifica tutto ciò che viene fatto in suo…
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#iorestoacasa…e chi una casa non ce l’ha?
In questo momento di straordinaria difficoltà vogliamo innanzitutto esprimere vicinanza e solidarietà a chi si trova in situazioni di disagio e isolamento, alle persone più fragili, a quelle che sono immunodepresse o malate, a chi non può chiudersi in casa perchè una casa non la ha, chi vive in baracca, magari segregato in ghetti etnici dalle condizioni sanitarie insopportabili, chi vive in appartamenti minuscoli e sovraffollati, o peggio chi sta rinchius* in carcere o in un CPR. Negli scorsi giorni, nel giro di poche ore siamo passat* dal condividere l’elenco delle diverse riunioni, iniziative e appuntamenti fissi dell’ASCE per il mese di marzo, tra cui la proficua due giorni con…
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La Sartiglia e la deriva securitaria: tra “decoro” e folklorizzazione
«Follow the money», l’adagio caro a investigatori e scrittori di noir è molto utile per capire cosa sta succedendo alla Sartiglia, il carnevale oristanese che si svolge ormai da più di 500 anni. La motivazione non è di immediata comprensione, ma frugando bene alla fine si trova il nesso tra la deriva securitaria che sta colpendo da un po’ di anni la giostra equestre oristanese e il vil denaro. Un po’ di storia recente, per cominciare. Fino a qualche decennio fa l’unico modo per assistere alla corsa alle stelle in via Duomo e alle pariglie in via Mazzini era quello di assieparsi in mezzo ad altre migliaia di spettatori sui…
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CPR di Macomer: usciamo dalla nebbia e dall’egoismo.
Nelle ultime settimane la fitta coltre di nebbia che per due anni ha accompagnato il dibattito attorno all’apertura del centro di detenzione e deportazione di Macomer (chiamato CPR per farlo sembrare più umano) si sta finalmente iniziando a diradare. Per oltre due anni il livello di discussione è rimasto ancorato a due posizioni: i sostenitori del CPR, che lo promuovevano in nome del lavoro e con una garanzia di “sicurezza”, e i suoi oppositori locali, che proprio per garantire la “sicurezza” dei macomeresi non potevano fare arrivare in paese dei pericolosissimi “clandestini” (status giuridico inesistente). Insomma tutto girava attorno ai problemi della gente FUORI dal CPR, nonostante il fatto che…
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27 gennaio 2020: l’ipocrisia e la memoria
Anche quest’anno si è celebrato il Giorno della memoria, per ricordare il momento in cui, 75 anni fa, l’Armata Rossa liberava gli internati del campo di concentramento di Auschwitz, ponendo fine ad uno degli orrori più terribili mai perpetrati nella storia dell’umanità. È un tripudio di “mai più!” quello di cui si ammantano le innumerevoli celebrazioni ufficiali, e ci mancherebbe altro, sebbene ai numerosi e doverosi richiami di attenzione verso l’antisemitismo, non corrisponda altrettanta prontezza nel ricordare l’antiziganismo, l’omofobia, l’abilismo, la repressione di ogni opposizione politica (a partire da comunisti e socialisti), il culto dello Stato e della gerarchia, il militarismo, il sessismo che fu parte integrante dell’organizzazione industriale dello…
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La guerra e la mobilitazione dal basso
Nelle ultime settimane, in seguito all’ennesimo crimine di guerra statunitense in medio oriente (che ha portato all’uccisione del generale iraniano Soleimani), con il rischio di una pericolosa escalation militare in tutta l’area, anche in Sardegna, movimenti, organizzazioni e singoli attivist* contro la guerra si stanno mobilitando. Il ruolo della nostra isola nel contesto geopolitico mediterraneo e globale (che meriterebbe ben altri approfondimenti e considerazioni oltre a queste poche riflessioni) si concretizza nella filiera bellica, che purtroppo prospera e si evolve: dai due poligoni più grandi di Europa (Quirra e Teulada), al Distretto Aerospaziale della Sardegna (DASS), alla fabbrica di bombe RWM di Domusnovas, all’industria e ricerca bellica, fino alla presenza…
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La dura lezione dello Stato sul caso Cucchi e i “baciamano riparatori”
Nel dare la notizia della condanna in primo grado di due carabinieri a 12 anni per l’omicidio preterintenzionale di Stefano Cucchi, la gran parte dei giornali e dei telegiornali ha enfatizzato in maniera esagerata l’episodio del carabiniere che si è avvicinato a Ilaria Cucchi e le ha baciato la mano. Nella lettura di questi giornali, attraverso questo semplice gesto, si sigilla la pace tra la famiglia e l’arma dei Carabinieri, e si sancisce di fatto la chiusura della vicenda. L’arma si distanzia dai suoi componenti macchiatisi di assassinio e, anche attraverso questa immagine, ribadisce la sempiterna retorica delle “mele marce”, l’eccezionalità dell’abuso nell’operato delle forze dell’ordine. Tutti felici e contenti,…